“Perché se siamo consapevoli del disastro climatico non agiamo?”

l’EcoLogico


Il consumo di suolo non si arresta. E costa all’Italia 1,6 miliardi di euro l’anno

Anche nel 2023 abbiamo continuato a coprire l’Italia di asfalto e cemento: 72,5 chilometri quadrati in un anno, 20 ettari al giorno, 2,3 metri quadrati al secondo. Si potrebbe obiettare che abbiamo perso suolo ma guadagnato denaro con le attività realizzate su quel suolo. E in parte è vero, qualcuno ha certamente guadagnato costruendo case e infrastrutture, ma nell’assieme, come Paese, abbiamo subito un danno economico che l’Ispra
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“Dati da satellite e intelligenza artificiale per evitare un altro disastro come Valencia”

La Cop 29 di Baku è andata male. Il problema non sono le decisioni prese: i 300 miliardi di dollari per agevolare la transizione energetica stanziati dai Paesi ricchi e gli accordi per portare a livello degli Stati lo scambio delle quote di emissioni serra da tagliare possono essere considerati tappe di un percorso. Il problema è la credibilità di una conferenza Onu all’ombra di una presidenza azera che
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La dieta bio-mediterranea riduce il rischio di diabete, tumori e malattie cardiache

Nella nostra pancia convivono batteri buoni e batteri cattivi. Batteri che puntano a creare uno stato di infiammazione e batteri che aumentano le nostre difese. E fin qui nulla di nuovo, sappiamo che la pancia non va sottovalutata, è il nostro “secondo cervello”. Ma come fare a dare una mano ai batteri amici? Evitare che gli infiammatori abbiano la meglio? Alla Camera dei deputati è stata presentata
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La Cop29 di Baku si chiude al ribasso: l’accordo raggiunto delude i paesi poveri

È stato un po’ come un’asta. L’accordo alla Cop29 si è chiuso trovando l’intesa possibile alle 3 del mattino della seconda notte dei tempi supplementari della conferenza. Il tempo era scaduto, i Paesi ricchi avevano messo sul piatto 300 miliardi di dollari l’anno entro il 2035 per sostenere la difesa climatica. Nessuno offriva di più e
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Chi paga la transizione energetica? A Baku si cerca l’accordo in extremis, ma il giudice sarà il mercato

Se bastasse creare una sinfonia di parole, il problema climatico sarebbe risolto. Da una parte la totalità dei climatologi e la larga maggioranza degli esseri umani hanno preso atto del disastro climatico prodotto dall’uso dei combustibili fossili. Dall’altra chi guadagna con i combustibili fossili, in assenza di alternative chiare,
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Nella Cop più nera, la mossa danese: tassare i gas serra che vengono dai campi, a sorpresa, trova consenso

La Cop29, quella di Baku, quella sotto il segno di Donald Trump e del presidente azero che celebra il petrolio e il gas come doni di Dio, è probabilmente la peggiore di sempre. Non gliene è andata bene una né all’interno della conferenza Onu né all’esterno. La Casa Bianca avrà a breve un nuovo inquilino che nominerà negazionisti climatici in posti chiave dell’amministrazione americana. Le emissioni serra continuano a salire alla faccia delle promesse. I lobbisti dei combustibili fossili stanno diventando
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La scienza nel mirino dei cacciatori, Ispra sotto attacco perché ostacola la deregulation

Sui migranti lo scontro frontale è con i magistrati, sulla caccia con la comunità scientifica. I rapporti del governo Meloni con gli interlocutori istituzionali continuano a peggiorare. L’ultimo segnale è arrivato da una lettera con firme di peso: da Silvano Toso ex direttore dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica ad Alessandro Bratti ex direttore di ISPRA, da Luigi Boitani docente alla Sapienza a Enzo Valbonesi ex presidente di Federparchi, da Pier Giuseppe Meneguz docente all’università di Torino a Osvaldo Veneziano ex presidente di Arcicaccia, da Angelo Giuliani Betti faunista a
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